giovedì 12 giugno 2003


siete sicuri di sapere cos'è "normale"?

che la follia sia un'assenza di caratteristiche collettive è dimostrato anche dal funzionamento del test di Rorschach per la diagnosi
delle schizofrenie. vengono presentate delle tavole riproducenti macchie di inchiostro non strutturate e
il paziente deve dire che cosa ci vede.
una risposta del tipo "vedo una bella signora con il cappello ornato di fiori" non è segno di schizofrenia.
mentre la risposta "ci vedo solo una macchia di inchiostro " è classificata come schizofrenica.
la persona che dice la bugia più complicata ottiene il punteggio più alto in normalità;
quella che dice la pura verità, no.
la normalità non è la verità.
la normalità è conformità alle aspettative collettive.
e la verità a sua volta sta nella conformità, ma a volte no.

r. pirsig, lila, ed. einaudi 92

3 commenti:

Spring ha detto...

Mmmm...perchè "bugia"? La persona di fronte alla macchia sa che è una macchia, ma sa anche di poterci vedere qualcos'altro, dietro. Non è una bugia...è solo muoversi su un piano diverso. E poi, scusa, la verità...la verità è soltanto che "le figure di Rorschach sono delle macchie"? Un bambino che guarda una nuvola e ti dice che è un gelato sta mentendo? E' ovvio che lui non intende un "gelato fatto di gelato", così come chi vede la signora con il cappellino non intende una "signora fatta di carne".
Mmmmm...sorge spontanea la domanda: sono stata spiegata???

eddiemac ha detto...

dovresti parlarne con pirsig. io direi: in una macchia puoi vederci quello che vuoi, ma non puoi etichettare come malato una persona che effettivamente vede una macchia (è una visione legittima, no?). il problema nasce quando cerchi di definire "normale" quello che vedi. allora la norma è decisa dalla comunità, mentre la tua opinione (che essendo tua, per te è quella "vera") non viene considerata. questo di solito fa male.
bacio

anonimo ha detto...

Hai il suo numero di cell? Così gli scrivo un sms...(=
Sul discorso della normalità sono d'accordo: spesso ho avuto occasione di scontrarmi con il muro dei presunti "normali", perciò conosco il male di cui parli. E' solo che non mi piacciono alcune parole dell'autore che hai citato...
Tanto sono un'incompresa...
Buona giornata!