sabato 26 luglio 2003

giusto per chiudere il quadro, dovrei segnalare che i due tipi di pensiero di cui si parlava possono essere ricondotti al monoteismo o al politeismo.


nell’antichità, i popoli monoteisti (essenzialmente quelli dell’area semitica) hanno una concezione del tempo lineare, usano come senso principale l’udito e il loro dio non ha né nome né volto. i popoli politeisti (essenzialmente quelli dell’area indoeuropea) hanno una concezione del tempo ciclica, usano come senso principale la vista, i loro dei hanno nomi e volti, si trovano nel mondo e possono essere raffigurati.


la grecia antica era sicuramente politeista, e politeisti erano anche i primi filosofi, sebbene già il fatto che essi ricercarono un principio che spiegasse il mondo, e il distacco che essi presero dalla cultura del mondo contemporaneo popolata di dei e miti ci fa comprendere quale direzione prese la filosofia.



visto che se ne parlava un po’ di tempo fa, ripetiamo anche che in quel periodo, in grecia, si sta combattendo anche un’altra lotta, che si concluderà solo più di mille anni dopo. lo sviluppo di un alfabeto fonetico, dà un grosso impulso alla scrittura. cultura orale e cultura scritta iniziano a combattere per il primato nella forma mentis dell’uomo.


l’oralità usa l’udito, è immediata, circolare e dialogica, comunitaria, analogica mentre la scrittura usa la vista, è mediata da una conoscenza, è lineare e individuale, digitale, tutte cose che se avete seguito il corso dovreste ormai conoscere bene.



torneremo a parlare dei primi filosofi, dove ci aspetta una piccola sorpresa…

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