mercoledì 9 luglio 2003

sono uscito dall’ufficio intorno alle 19.30 controllando adeguatamente la mia carta d’identità per capire chi fossi. ho appreso un sacco di cose interessanti ma completamente inutili allo scopo, esattamente come leggere i manuali di windows.


però nel portafoglio ho trovato una lista e mi sono ricordato che dovevo fare la spesa. dopo 20 minuti mi sono reso conto che era pura utopia cercare di trovare un supermercato aperto dopo le 19.30. e ancora avevo delle forti crisi di identità.


improvvisamente, quando già pensavo di andare a chi l’ha visto (ma si potrà mai chiamare così un programma TV?) e mi vedevo singhiozzante davanti alle telecamere ho avuto un colpo di genio. niente di meglio che la droga per risolvere i problemi di consapevolezza, predicavano hofmann e la sua cricca. non avendo acido lisergico a portata di mano mi sono imbottito di aulin ed è sparita quella strana sensazione che mi attanagliava l’arcata dentaria.


la prossima volta che vado dal dentista mi faccio uno schemino su chi sono e me lo tengo a portata di mano...


 


ma chiudiamo il trittico dell'epistemologia


per la fisica siamo proprio messi male. se chiedete a newton perché la terra orbita intorno al sole vi risponderà che lo fa per la forza di gravità. einstein probabilmente vi risponderebbe che lo fa perché lo spazio è curvo. per newton la massa di un corpo è costante, per einstein decisamente no: varia a seconda della velocità: mutando velocità e massa, l’energia varia secondo la formula 1/2mv² (ok, non vi tedio con la relatività speciale, ma date un’occhiata ai paradossi che genera, oppure guardatevi star trek)


la meccanica quantistica crea dei problemi che ci vuole la psicanalisi:


la luce è onda o corpuscolo? bohr dimostra che è sia l’uno che l’altro, ossia che è contemporaneamente onda e corpuscolo.


schrödinger dimostra che i corpuscoli come gli elettroni hanno un comportamento non deterministico (con gran disappunto del gatto).


heisenberg dimostra che la nostra osservazione cambia la cosa osservata e noi non possiamo contemporaneamente sapere dove si trova un elettrone e a che velocità vada e dunque, testualmente, “se al detto calcolo si debba far corrispondere una realtà fisica oppure no, è una questione di gusti”.


questo gran casino, ad  ogni modo, non ha infastidito più di tanto l’universo, che nostro malgrado, continua a funzionare.


domani tiriamo le somme.


 

1 commento:

anonimo ha detto...

Più la mescoli più puzza.