mercoledì 10 settembre 2003

camminavo per le vie del paese, sotto un cielo che sembrava uscito da un film di kieslowski.


 


camminare salva il mondo dalla barbarie. una questione di ritmo, immagino.


un cane nero e piuttosto sfigato mi segue, docile. devo ammettere la situazione fa molto faust.


-sfigato sarai tu


-ciao cane. cosa te ne fai in giro tutto solo?


-potrei farti la stessa domanda e in più io so dove sto andando, al contrario di te


-non fare il saccente


-non è mica colpa mia se non sai dove stai andando


-non sparare cazzate esistenziali. ti credi intelligente, vero?


-sono iscritto al MENSA


-…


 


se ne va.


io resto lì, ad osservare l’universo.


non ci sono più i cani di una volta…

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