giovedì 29 gennaio 2004

una pattuglia dell...


una pattuglia della stradale ha cercato di multare il vento per eccesso di velocità in centro urbano. dovrebbero spiegare dove lo vedono, qui, il centro urbano.


come risulta dal rapporto villons-demoulin 2001 redatto per la comunità europea, il vento rende i soggetti a rischio particolarmente irrequieti. sono un soggetto a rischio.


per placare la tensione canticchio “yo soy un hombre sincero de donde crece la calma”. josè martì mi lancia uno sguardo annoiato.


il mio cervello trasmette l’onda verde, ininterrottamente da 18 ore. ma al posto del giornalista c’è un istruttore isef che tiene la rubrica “viaggiare in forma” con le tecniche per reclinare il sedile in maniera corretta e gli esercizi di respirazione per adeguare la circolazione sanguigna a quella stradale.


poi qualcosa deve smettere di funzionare perché la trasmissione finisce ma io provo un irrefrenabile impulso a comprare una panda marrackech.


fortunatamente ho appena ricevuto una nomination per l’utente bancario dall’estratto conto più ridicolo del 2003, e il concessionario mi rifiuta l’acquisto.


 


definizione: un insieme booleano è una riunione di abitanti del pianeta boule, abitato da forme di vita che ad un esame sommario potrebbero venire scambiate per borse dell’acqua calda.


9 commenti:

Ekatherine ha detto...

pensavo che a boule abitassero degli ateniesi scelti a caso per funzioni amministrative e giudiziare. ma forse sto studiando un po' troppo (incredibile. è la prima volta che dico una cosa del genere dall'inizio della mia carriera scolastica)

kairos ha detto...

Per adeguare la circolazione sanguigna basta rivedere la segnaletica e rispettare i globuli rossi. Eddie anche io sono nominata; eventualmente dividiamo il premio?

anonimo ha detto...

Bel pezzo, complimenti. Mi ricordi molto Mark Leyner. Se non lo hai mai letto, cosa facile perchè era di moda un bel po' di anni fa, te lo consiglio vivamente. Se ci riesci prova a procurarti la sua opera prima "Mio cugino, il mio gastroenterologo".
Oddio. Magari tu sei Mark Leyner.
In tal caso complimenti e rileggiti la tua opera prima "Tuo cugino il tuo gastroenterologo".

pulsatilla ha detto...

Eddie, pensavo. Ma se non hai una pistola come fai a sparare al gatto?

Ubikindred ha detto...

1) Eddie se vuoi te lo presto io.
2) Dirigente, sei riuscito a farmi sentire vecchissimo e una parte di me (probabilmente il corpo calloso) ti odia moderatamente.
3) Ci ho messo un minuto e mezzo per capire il gioco di parole boule/borse dell'acqua calda....mi sento ancora più vecchio
4) Non c'è gara, sarete sbaragliati, sul mio Bancomat, sotto la striscia magnetica c'è scritto "vernice fresca".

eddiemac ha detto...

eka: c'è sempre una prima volta nella vita...
kairos: divido volentieri. il premio consiste nell'essere esposti davanti alla sede centrale della banca per subire lo scherno della società tutta. fa molto alternative, se ci pensi...
dirigente: ho letto leyner. potrei anche spacciarmi per lui, ma mio cugino fa il cameriere, ed è decisamente meno interessante di un gastroenterologo. (anyway, grazie dei complimenti. non credevo.)
pulsatilla: quella del gatto è una storia lunga. comunque quello della foto è vivo, sta ai caraibi e sorseggia cocktail a base di kitekat insieme al gatto di schroedinger
ubik: non siamo vecchi, semplicemente non c'è stato adeguamento fra biologia e psicologia. per il premio mettiti in coda. dopo aver guardato il mio conto corrente gli scienziati hanno abbandonato definitivamente le teorie dell'horror vacui

StayKarma ha detto...

ahahhaha... geniale, geniale.
Bravo-

Climacus ha detto...

Ehm... io, che il gioco di parole boule-borse dell'acqua calda non l'ho capito, come dovrei sentirmi? (scusate, amiche Grammatica & Sintassi!)
Devo assentarmi per qualche giorno, Eddie. Se vorrai usufruire del mio blog durante la mia assenza, sappi che ti sarò eternamente grato. (vale anche per Eka) A presto

Ekatherine ha detto...

mi sento rivestita di autorità, ma credo non scriverò niente perchè non ho nulla da dire, nemmeno da me... (sigh)