venerdì 30 luglio 2004

torno dall’ufficio per la penultima volta.


arrivo sulla tolda che sto ancora dormendo, ma il mondo sembra non accorgersene.


quando mi sveglio il mio subconscio sta tentando di operare una manovra di heimlich al cervello.


lo ignoro e resto sdraiato sul letto a sentire tupelo honey nella versione di cassandra wilson.


quando sembra che tutto sia tranquillo, lo sento arrivare da lontano: ormai lo riconosco per via dei piedi palmati. si piazza sul davanzale e mette il becco di traverso, come per riprendere un pensiero interrotto.


fuori sta per piovere.


 




-e adesso cosa pensi di fare?


-ferie


-e dopo?


-un germano reale dovrebbe limitarsi a starnazzare, invece di parlare e fare domande idiote


-…


 




mi viene fuori un'espressione da orsetto del ciocorì e, mio malgrado, sorrido.


poi lo caccio, minacciando arrosti e brasati.


mi chiudo in camera a spulciare la programmazione della tsi, sfogliando distrattamente tv sorrisi e cantoni, il settimanale svizzero dello spettacolo.


fuori piove, anche se non sembra.

mercoledì 28 luglio 2004

ho portato toledo 1991™ dal dottore.


mi ha chiesto 150 euri.


per fare il gentile ho provato a pagare con un sorriso.


non c’è stato verso, vuole proprio i 150 euri.


ha cambiato le pastiglie (che vi aspettavate da un dottore?) ha cambiato l’olio (ma mica andavano a benzina?) ha cambiato un filtro (ma io l’avrei usata anche senza, se fanno le alfa senza filtro, perché non le seat?)


 


ultim'ora
secondo alcune indiscrezioni lasciate filtrare dal dg moggi, dopo l'acquisto di emerson, alla juventus sono iniziate le trattative per far arrivare anche lake e palmer

martedì 27 luglio 2004

ho passato un’ora della mia vita a cercare di insegnare la logica fuzzy ad uno scaldabagno. con pessimi risultati, anche se avevo eletto bart kosko a mio temporaneo spirito guida.


da domani abbandono il metodo montessori e passo alla chiave inglese.

lunedì 26 luglio 2004

devo costringere il mio cervello a rimettersi in funzione. per essere sicuro che capisca, gli scrivo le istruzioni in basic.


alla riga 140 sbaglio un go to e mi va tutto in loop


la logica stringente agli umani riesce male. (invece viene benissimo ai boa constrictor)


ho il cervello in multitasking, cerco di organizzare un adeguato sistema di sincronizzazione riflettendo sul problema dei filosofi a cena, che viene formalizzato più o meno così:



  • cinque filosofi sono seduti attorno a un tavolo circolare

  • ogni filosofo ha un piatto di spaghetti tanto scivolosi, che necessitano di 2 forchette per poter essere mangiati

  • sul tavolo vi sono in totale 5 forchette

dilemma che dijkstra risolse con maestria nel 1965 con il celebre algoritmo che recita “non invitare 5 filosofi a cena se non hai abbastanza forchette”




 


disclaimer


se non avessi mal di gola sarei meno intrattabile.


il tutto potrebbe ridursi alla massima per cui: con i se non si scrive la storia, ma si esplicitano i controfattuali.

domenica 25 luglio 2004

uno dei miei metodi di suicidio consapevole preferiti è la partita di calcetto bimestrale


è molto importante che sia bimestrale, altrimenti non prenderesti coscienza di quella ventina di fasce muscolari che non sapevi neanche di avere.


e del fatto che una caviglia in buono stato è fondamentale per una corretta deambulazione, e per un adeguato uso della frizione del cambio.


uno mica può andare avanti nella vita, ignorando certe cose.


certo che vale la pena, far rifulgere classe cristallina sui campi di cemento, perché noi siamo gli operai del calcetto, gente come zola, ad esempio. uno che scrive un capolavoro come l’assommoir e poi riporta il cagliari in serie a.


ci incontri una svariata umanità, sui campi da calcetto.


ieri ho fatto amicizia con due marinai della suburra: uno è grande come un armadio a tre ante, non so esattamente come si chiami, so solo che viene indicato come l’abominevole uomo delle navi.


l’altro è stato ribattezzato pavlov perché quando vede una ragazza carina sbava più dei cani, e l’unico modo di fermarlo è noleggiare uno stinger

giovedì 22 luglio 2004

la notte che bruciammo chrome, dormivo


 


in ufficio abbiamo installato un condizionatore.


è una roba che lavora sulla psiche: non c’è lavoro, ma ogni volta che pensi di andare in pausa ti fa sentire in colpa.


con me non funziona. per qualche strana ragione sono immune ai condizionamenti e ai sensi di colpa.


sto cercando dei metodi simpatici per convincere le mie tonsille che non hanno nessun bisogno di inscenare dei focolai di rivolta. di solito uso la medicina omeopatica.
nonostante quello che dicano i suoi detrattori, la medicina omeopatica è fantastica. la volta scorsa, in 15 giorni il mal di gola è completamente scomparso.
nel frattempo sto seguendo il corso di riorientamento neuronale, lo trovo molto utile. prima ti riallineano gli assoni, poi ti convincono che va tutto bene. davvero, è perfetto. e il maestro è davvero carino.
per un po' ha fatto l'insegnante in un corso di persuasione occulta, ha smesso quando si è accorto che i suoi studenti quando venivano promossi si facevano dare indietro i soldi.


 


è qualche giorno che non riesco a svegliarmi.


passo il mio tempo a muovermi come un automa (non si muovono male, anche se peccano un po’ di personalità) e guidare svagato, (è il massimo dello svago che posso concedermi) evitando i camper zebrati targati san gallo.


do il via al primo esperimento di scrittura ipnagogica.


a un certo punto libero la mente e raggiungo uno stato paragonabile al nirvana.


del resto, testa vuota è un insulto solo per noi occidentali.


finito il lavoro (?) mi chiudo in una dimensione parallela (da non confondere con quelle perpendicolari, che sono diverse) a leggere rumi (rumino)


poi esco, arrivo i piazza, e mi metto a suonare auferstanden auf ruinen finche non mi abbattono con dei cubetti di porfido divelti direttamente in loco.

scusa per il disagio. stiamo lavorando sulla piattaforma per migliorare il sistema. riprova fra qualche minuto..


(a volte accedere a splinder è una questione riprovevole)

martedì 20 luglio 2004

arrivo in ufficio e sto dormendo. o forse sto solo sognando di arrivare in ufficio. del resto anche lo stipendio me lo sogno, quindi non c’è problema.


forse sono chuang tzu, o una farfalla che sogna di essere chuang tzu, e a quel punto le cose si farebbero un po’ incasinate.


di sicuro non so il cinese, mi riservo di provare a volare più tardi.


temo che la differenza fra il tao e il pensiero occidentale sia che per il primo l’uomo passa la sua vita dormendo, per il secondo, invece, l’uomo passa la sua vita dormendo in ufficio.


 


trivial


 


eddie: il rappresentante più emblematico della "action painting"


sergio: pollock


eddie: sì, ma come?


sergio: che significa come?


eddie: frittock, arrostock, al cartocciock


sergio: …

lunedì 19 luglio 2004

ho almeno otto diversi indirizzi di posta. questo mi permette di intrattenere una curiosa corrispondenza con me stesso: invece di usare i post-it mi mando delle mail.
il problema è che spesso non sono d'accordo con quello che scrivo, a volte le elimino direttamente come spam.

improvvisamente avverto uno squilibrio nella forza e mi ritrovo in un sit in di protesta contro il monopolio di zuccheri nella sacher torte.


vado su www.mentaltools.org, il migliore degli psicanalsiti online e scarico pacementale 3.0 nella versione italiana.


poi prendo toledo 1991™ e mi immergo nella meditazione guidata


il libro per l’estate



  • sulle difficoltà a raggiungere il nirvana può essere utile consultare l'antologia curata da richard marston "niente è impassibile" (bompiani)

  • per gli scrittori carismatici che, loro malgrado, vengono eletti a maestri di vita dai fans, è invece disponibile il manuale di disimpegno dall’ammiratore invadente “non mi prendere per il guru” di riccardo spinotti (tropea)

domenica 18 luglio 2004

salgo sul treno, destination nowhere, mentre ripasso mentalmente la dieta programmata per la giornata: pane, pasta e pizza per festeggiare degnamente la giornata mondiale del carboidrato.
neil gaiman mi fissa dal finestrino.


qualcuno sul treno lo confonde con un topo, ma io sono sicuro che è lui. infatti bussa con gentilezza al finestrino e mi chiede se voglio comprare un tofu. lo informo gentilmente che il tofu non corrisponde alle mie attuali esigenze alimentari.
poi il treno parte e la pianura avanza indomita, ma fa caldo e qualcuno insinua che le cose che avanzano andrebbero conservate in frigorifero.



torino è un cantiere aperto 24 ore su 24, con le fermate dei pullman take away, e poca gente per le strade. mentre torno verso milano mi rifugio in un bunker per evitare fastidi.


poi succedono altre cose, ma io rimango a pensare alle cose importanti della vita, come farsi massaggiare da un delfino o scoprire con rassegnazione che rho non è la capitale della rhodesia, anche se sembra.


nei momenti di noia apro internet e scrivo post insensati su ublog, lo spleender di parigi

venerdì 16 luglio 2004

piazza della riforma a lugano, ospiterà una retrospettiva su astor piazzolla, con alcune delle sue composizioni più famose suonate dagli allievi delle bande di paese.


la manifestazione, intitolata “tango-show” è rivolta ad un pubblico di aspiranti a stati nevrotici

mercoledì 14 luglio 2004

-tu non sei un uomo, sei una macchina. sei come un computer, sei freddo, non dici mai niente di te, non riesci ad avere un rapporto vero con una persona


-sì, hai ragione. devo avere qualche problema con la connessione di rete

martedì 13 luglio 2004

-figlio, non c’è più vino


-che ho da fare con te, donna?


-dovremo bere acqua- si rivolse ai servi: -fate quello che vi dirà


-riempite d'acqua le giare- e le riempirono fino all'orlo.


-e adesso sciacquatele, intanto che vado al supermercato


 


inizia un’altra gioiosa giornata di fine ottobre. il calendario continua a sostenere che sia luglio, ma evidentemente ci dev’essere un equivoco. gli gnomi a volte lo fanno, ti girano le pagine del calendario senza che tu te ne accorga.


fa freddo, e le strade sono un enorme cantiere all’aria aperta, gestito da uomini semaforo. si respira aria di coda.


alzo il finestrino e metto un maglione, valutando l’ipotesi di un letargo anticipato piuttosto che prolungare i giorni di kippur.


gli gnomi, da una scavatrice, intonano o tannenbaum, o tannenbaum, wie treu sind deine blätter.
vivo da prigioniero di schemi cerebrali sconnessi, come l’asfalto. e non sopporto il freddo.
quando apro la porta dell’ufficio trovo anatol rapoport che mi sbarra l’ingresso mentre urla "lei non collabora!". mancava solo quello.


lo stordisco con la presa vulcaniana e gli lascio un biglietto con scritto “tit for tat”: quel che è giusto è giusto. (affermazione apparentemente tautologica che in realtà ha il profondo significato di “non rompere i coglioni”)


 


altri posti dove potrei mandare un curriculum



  • l’uomo semaforo (amo il lavoro all’aria aperta, uso la paletta come il capostazione, che volevo farlo da piccolo)

  • il ghost writer (tipo le fanu) per scrittori depressi. che almeno avrebbero un motivo per deprimersi

lunedì 12 luglio 2004

avrei un sacco di cose carine da fare, se non fossi svenuto sul divano.


(questo post è opera di un programma di scrittura automatica che ho implementato tramite attività extracorporee)

giovedì 8 luglio 2004

piove da giorni,


sulle strade strette e sul lago, sui supermercati, sui lavori in corso, sulle feste di paese, sugli ombrelli colorati dei turisti dell’appenzello interno che attraversano la strada con l’attenzione di un lemming in fase di migrazione


piove a tratti, ma con metodo. quando esci di casa per andare in ufficio, quando esci dall’ufficio per andare a casa, quando sei sul balcone dell’ufficio, quando esci la sera, e tutte le volte che uno pensa “forse adesso ha smesso di piovere”.


piove anche dentro toledo 1991™, che ne approfitta per rinfrancare le 27 nuove specie (animali e  vegetali) che si sono sviluppate al suo interno, un progetto sponsorizzato da biosphere 3, il primo microcosmo chiuso e mobile accessibile al pubblico.


mentre la cittadina si prepara a ospitare (mancherebbe una d eufonica ma sono stato diffidato dall’usarla dal comitato di liberazione delle d eufoniche, che ha un sistema di controllo molto efficace) il terzo campionato del mondo di grigiore, io e il mio cervello stiamo avendo un duro scambio di idee. il fatto è che vince sempre lui, cazzo.


così passo il tempo esercitandomi a scrivere sbattendo la testa sulla tastiera, ma la comunicazione fra me e il mio cervello evidentemente ne risente (obbligandomi tra l’altro a pericolossissime rime interne) come si evince dal seguente dialogo:


 


-hai deciso cosa fare della tua vita, adesso?


-78 hbnyju7u7yuuyjh


 


alcuni colleghi mi guardano e scrollano la testa. mi sa che non hanno capito che finchè non la sbattono sulla tastiera mica ci riescono, a scrivere

mercoledì 7 luglio 2004

per la curiosa rubrica “animale a chi?” una interessante escursione nel mondo degli strigiformi (ossia dei volatili a forma di strigile)


 


il gufo (asio otus) è un gracile oggetto volante non identificato


la civetta (glaucidium passerinum) è una donna esibizionista


l’allocco (strix uralensis) è chi si aspetta che la laurea sia una svolta nella vita


il barbagianni (tyto alba) è un noioso professore universitario


l’assiolo (otus scops) è il fondamento della dottrina dei valori


l’ulula (surnia ulula) è un antifurto per auto

martedì 6 luglio 2004

una delle peculiarità dell’età moderna, che si sostituisce gradatamente al medioevo, è la nascita del cosiddetto metodo scientifico.


ora, tramite un rigoroso metodo razionale e sperimentale, si ha fiducia che la ragione e l’esperienza possando restituire un’immagine fedele della realtà.


il vantaggio del metodo scientifico, specialmente rispetto alla metafisica, è duplice: a) funziona nella realtà e b) mette d’accordo tutti.


(questa fiducia crollerà inesorabilmente nel xx secolo, quando ci si rende conto che, alla luce dei fatti, non è affatto così)


il problema della filosofia moderna cambia prospettiva: inizia un percorso in cui ci si chiede se e come il metodo scientifico possa applicarsi alla filosofia.


a questo punto, vengono sottoposte a “verifica” tutte le conquiste della filosofia alla luce dei nuovi metodi di indagine.


se avete presente la lezione precedente, la domanda che potreste fare è: ma se la filosofia medievale e moderna (e non solo) non fanno altro che rivoltare concetti inventati dai greci, servono a qualcosa?


la risposta è sì. essenzialmente per 2 motivi



  • rielaborando concetti noti, spesso si arriva in territori inesplorati, si raggiungono risultati insperati, si aprono nuovi problemi (i filosofi girano spesso in tondo, ricordate?)

  • i professori di filosofia resterebbero ancora più disoccupati di quello che sono (per le offerte vi lascio le mie coordinate bancarie via mail)

ultim’ora: il danese morten petersen ha chiesto alla sacra rota l’annullamento del matrimonio sostenendo si fosse trattato di un lapsus talami

lunedì 5 luglio 2004

sono al vaglio presso la congregazione per la dottrina della fede, le nuove linee della teologia contemporanea.


secondo il teologo hans brückner, bisognerebbe essere cattivi per essere salvati ed entrare in paradiso.


i buoni, per essere davvero tali, dovrebbero lasciare il posto a chi è rimasto fuori.


(cfr. h. brückner, la teologia dei buoni-sconto, ed. bompiani)

ero alla scrivania e mi stavo osservando da fuori, mentre scuotevo il capo, bustrofedico.


stavo cercando di insegnare il controcanto di “think” nella versione di aretha franklin (che a quanto mi risulta ha inventato il parafulmine per single) a un coro di gnomi laureati in fisica nuclare e con una spiccata predilezione per il fuori tempo.


avevo una teoria, in proposito: se fossero riusciti a seguire il ritmo sincopato dei cappelli a punta avrebbero avuto delle chances.


gli gnomi si stavano innervosendo, oltretutto era giunta notizia che sky tv avrebbe trasmesso il nuovo reality show di mediaset (un uomo ha tre giorni di tempo per convincere cinque donne a cucinare, stirare e rassettare casa per lui. se non ci riesce, come pegno viene intervistato da piccinini. il programma dovrebbe titolarsi “il fesso debole”) invece della finale di wimbledon.


poi roddick e federer sono entrati in campo e tutto è andato per il verso giusto finchè non ha cominciato a piovere.


due turisti con una macchina targata svitto hanno iniziato a girare per il paese urlando hop suisse. gli gnomi si sono guardati perplessi, e hanno rinunciato a cantare.

giovedì 1 luglio 2004

pensa al futuro, mi dicono tutti ultimamente.


così mi sono iscritto ad un corso di divinazione, ma è un casino perché ho pagato per 12 lezioni e alla seconda il maestro aveva già previsto tutto, mi ha dato il diploma e mi ha mandato a casa


sono andato a chiedere spiegazioni


 


-così non diventerò mai un divinatore, resterò disoccupato a vita


-visto? ormai vede perfettamente nel futuro


 


chiaramente non mi hanno rimborsato nulla


 


data l’incertezza nel mercato delle assunzioni, ma forte di una prestigiosa laurea in filosofia, mando curriculum per nuove posizioni lavorative:


 



  • criptico letterario: gli editori pubblicano un libro e io scrivo una recensione incomprensibile (ne ho già pronte alcune)

  • ispettore di pulizia: controllo il lavoro degli addetti alle pulizie aziendali

  • supporto psicologico per meteoropatici immuno depressi: rispondo al numero verde delle previsioni del tempo