martedì 31 agosto 2004

uno se ne sta lì, in vacanza, immerso nel turbitto (secondo alcuni è un’erba diuretica, secondo altri un formaggio che va assai veloce) e all’improvviso scompare.

questa cosa mi lascia alquanto perplesso, mentre assumo la classica espressione da cernia e balbetto afasico, come un monaco shaolin che cerca di spiegare perché non somiglia affatto a david carradine.

billie holiday “on ice” mi sussurra qualcosa da dietro una tenda

piove e fa caldo.

al posto del condizionatore ho impiantato una gabbia di skinner, che costa meno.

torno a scomparire.

5 commenti:

junior ha detto...

la gabbia di skinner è composta da presidi di scuole elementari?

sifossifoco ha detto...

:o)

anonimo ha detto...

primo giorno di lavoro dopo un mese di pausa .......... sono trascorse due ore e ancora devo capire che cosa devo fare oggi.... nanna tanta nanna

Ekatherine ha detto...

sei la mia seconda cernia preferita, comunque. la prima era quella che, al largo dell'isola di man, mi diede questo consiglio: non iniziare frasi che non sai come concludere, perchè

astrokudra ha detto...

in fondo tra vacante e assente il passo è breve, sempre che tu riesca a muovere passi nel turbitto... gli Alchimistici consigliano in questi casi di recitare il famoso mantra "ico ato oso ito"