lunedì 18 luglio 2005

cerco un centro di gravità con colpi di sole e sfumatura alta


nonostante quello che dicano i fisici, se una cosa cade, non per forza deve essere grave.

il cielo è coperto da una coltre di foschia impenetrabile e il panorama è sbiadito, come se avesse sbagliato candeggio. si respira un’aria da fine della storia, che sta fra fukuyama e le favole della buona notte, con conseguenti disturbi di meteoroapatia. non so nemmeno se accendere il condizionatore in ufficio: come spiega pavlov, in assenza di stimoli, il condizionamento è impossibile.

oggi il gatto ha deciso di fotocopiarsi.

cioè, si è infilato nella fotocopiatrice ma aveva qualche problema a spingere contemporaneamente il tasto di copia.

in una seduta di debriefing per il turbamento emotivo risultante dall’internamento in ufficio siamo arrivati alla conclusione che la fisicità è una condizione che giocoforza ci orienta (dà un senso. anche cinque, in qualche caso) anche se alla fine abbiamo litigato sul concetto di possibilità in jaspers e se n’è andato sdegnato.

io ho infilato il mio costume da registratore di cassa toshiba e mi sono spostato sul balcone, dove ho aiutato alcune formiche a guadare il fiume che avevo sistemato lì settimana scorsa, poi ho organizzato una migrazione verso un acero contuso, qualche metro più in là.


una volta ogni tanto, scrivo mail.


il lago in questa stagione è piuttosto placido, (in inverno invece è domingo. le mezze stagioni non ci sono più, tranne che sulle pizze) e l’acqua è calda e scura, e puoi permetterti di stare lì in santa pace (santa subito). tutto quello che senti è il rumore lieve delle onde, qualche macchina distratta e alcune parole in tedesco.

la mia macchina ha deciso che sta per esplodere da un momento all’altro. probabilmente non è vero, lei sta benissimo, ma ci sono queste due lucine che lampeggiano indefesse, e comunque, chi può dirlo. a me sembra una buona metafora della condizione umana.


13 commenti:

pulsatilla ha detto...

colgo l'occasione per farti rilevare che col corso di filosofia per alcolisti stai un po' battendo la fiacca.

pulsatilla ha detto...

Il titolo del tuo post l'ho capito in ritardo, ma ne è valsa la pena.

anonimo ha detto...

le goccine,eddi anche oggi non le hai prese.


mercoledìchel'ispettoregadgetsen'èandata

Ubikindred ha detto...

La migliore metafora della condizione umana è la mia...

Climacus ha detto...

Vergogna! Picchiare una donna indifesa e per di più stanca.

L'ultima volta che ho letto Jaspers, mi sono arenato sul concetto di naufragio, poi qualcuno se n'è andato indignato, ma non ho capito chi. La migliore metafora della condizione umana, secondo me, sono le formichine che guadano il fiume, c'è scritto anche nello Zarathustra, "sulle formine da spiaggia", pag 126.

TheInfiniteJest ha detto...

ecco, il toro lampeggia come la tua macchina

xlthlx ha detto...

blink...blink...blink...

junior ha detto...

non è vero, se cade un contrabbasso, per esempio è grave

Climacus ha detto...

E' grave anche se cadono i capelli.

junior ha detto...

è grave anche se cade lo spartito della Norsina di Salomone Rossi, per dire

SteelRain ha detto...

eddi santo subito.

ma solo se non mi licenziano perchè rido troppo quando leggo i tuoi post.


Fai qualunque cosa ma lascia stare Schroedinger, mi raccomando.

anonimo ha detto...

ma anche eddi salto subito.


mercoled

anonimo ha detto...

amici sono su pista.splinder.com che l'altro blogghe non lo vedo più...

pista