giovedì 21 luglio 2005

in ufficio, per problemi di fatturazione in nero, ogni tanto siamo tenuti a scrivere rendiconti di fatture solo su supporto volatile. il problema è che non riesco a far entrare il gabbiano nella stampante.

intanto continua l’attività di spie sul cruscotto di toledo 1991™: ho contattato la commissione di vigilanza del sismi, mi hanno risposto che mi faranno sapere qualcosa entro il 2072.

verso metà mattina ho un appuntamento con al kindi (versione sorpresa) per una disquisizione sulla connessione fra mistica sufi e il proliferare di temporali notturni nella zona. disquisizione moltro breve, ad essere sinceri, che ruota intorno al concetto di anomalia temporale.

uscito dall’ufficio mi esercito in una tecnica di divinazione scrutando le disposizioni dei cavedani da un ponte. secondo una scuola di pensiero olistica, infatti, i cavedani sarebbero pericolosamente vicini all’anima del mondo, e quindi in grado di captare le vibrazioni geomantiche che condizionano il pianeta.

dopo un paio d’ore di osservazione, in effetti, sono sintonizzato sull’onda cerebrale dei cavedani, e da movimenti apparentemente caotici i cavedani si dispongono a formare la scritta “lascia perdere. eris è stata qui e ti saluta”.

purtroppo vengo interrotto da oddone da cluny che mi tormenta con una tediosissima disputa fra caos e giustizia.

me la cavo con il vecchio trucco della smaterializzazione corporea.


alcune notizie da “focus benjamin”, il supplemento estivo del mensile scientifico più amato dagli italiani


travis felgenhauer, docente di astrofisica all’università di little rock (arkansas) nel suo saggio “un due tre, stella” (ed. apogeo) ha dimostrato una volta per tutte l’estraneità delle talpe multidimensionali nella formazione dei buchi neri.


michel brouillard, una vita passata in meditazione a cercare il senso della vita, dopo sette anni di digiuno e preghiera in un rifugio improvvisato nel deserto, all’alba di un mattino di marzo ha ricevuto una visione in cui dio gli ha rivelato alcuni segreti sulla vita nell’universo. intervistato da una troupe della bbc recatasi sul posto, a proposito del messaggio di dio, brouillard ha risposto: “ma che cazzo ne so, parlava in aramaico.”


8 commenti:

Ubikindred ha detto...

Sei un scemo :-D

E comuqnue tu non hai di questi problemi, dato che da te viene al massimo il gatto di Shroedinger e quello è già tanto se non collassa nella non-esistenza :-)

pista ha detto...

piruuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!!!

e.l.e.n.a. ha detto...

..anch'io faccio sempre come te...

me la cavo non dando corda..

anonimo ha detto...

scrivi le tecniche della smaterializzazione che potrebbero servire

Climacus ha detto...

Dalle mie parti, c'è un tipo molto simile a michel brouillard che ogni anno a ferragosto vede la madonna. Non solo, la madonna gli detta dei messaggi tipo fatima che lui, colto da trance estatico (forse perché è ferragosto), trascrive fedelmente su di un block notes. Tra un mese circa, sarà intervistato da un grande giornalista della gazzetta di mantova che, come al solito, scriverà che la madonna è terribilmente sgrammaticata. Questa storia non è frutto della mia fantasia. Ciao Eddiz!

Magamanola ha detto...

Molto molto divertente!!!! tornerò volentieri a leggerti! buon week end, intanto.

Ekatherine ha detto...

a parte il fatto che le voglio bene, anche per post come questi, e nonostante le chiavi di ricerca siano argomento ormai esaurito, mi sento in dovere di informarla che qualcuno è arrivato sul mio blog cercando su google "eddiemac marta sui tubi"


non saprei.

Ubikindred ha detto...

Eddie, ti sei messo a martare sui tubi senza dirci niente?