mercoledì 31 gennaio 2007

con il fatto che avevo la febbre, lunedì sera sono rimasto a casa a bere latte e cognac, invece di pattugliare le strade alla ricerca di ufi crudeli (che d’inverno essenzialmente consiste nel perlustrare i bar bevendo latte e cognac; gli ufi crudeli non girano tanto volentieri d’inverno perché saranno pure crudeli ma non sono mica stupidi, e non sopportano il freddo. avete mai sentito di avvistamenti di ufi fra gli eschimesi, o in antartide? appunto. quindi è più facile che d’inverno gli ufi crudeli si nascondano nei bar, il che rende più facile l’applicazione delle teorie esposte dal dott. albert krvynskij nel manuale “le cose migliori da fare quando si incontra un ufo crudele” che essenzialmente prevedono tre strategie principali consistenti in: 1. scappa 2. se non riesci a scappare, ubriacali e 3. se non riesci a ubriacarli, almeno ubriacati tu).

il martedì sera io e un lemming che attualmente vive sopra il mio calorifero teniamo ripetizioni di consapevolezza all’universo (quello lo si può fare anche da casa: all’universo non è che importi granchè dove sei).

il problema è che ogni cosa che esiste, nell’universo, è composta da particelle subatomiche che hanno la caratteristica di essere reali solo da un punto di vista statistico. secondo l’interpretazione di copenhagen, diciamo che l’universo ha la tendenza ad esistere, ma a volte non ne è tanto sicuro.

io e il lemming pensiamo che aiutare l’universo, il martedì sera, sia una cosa utile; e poi, secondo noi, un minimo di autostima fa bene a chiunque (ovviamente non sottovalutiamo affatto l’interpretazione dei molti universi, ma ci pare che, per adesso, occuparci di un solo universo sia già abbastanza)


lunedì 29 gennaio 2007

basta con tutti questi slittamenti di significato. sono tropi.


la febbre è un disturbo passeggero, un po' come uno che parla al telefono ad alta voce sul treno.


venerdì 26 gennaio 2007

comunicazione disservizio


per controbilanciare il repentino abbassamento della temperatura esterna di cinque o sei gradi (dovuto in gran parte all’insensibilità di alcune divinità part-time preposte al controllo del clima), il comitato per le attività corporee e scambi con l’esterno, di concerto con il centro di controllo di gestione molecolare (situato all’incirca nell’ipotalamo) ha deciso di aumentare stabilmente di tre o quattro gradi la normale temperatura corporea.


nel caso qualcuno se lo stesse chiedendo: no, non è una strategia intelligente

lunedì 22 gennaio 2007

il mio ragno per un cavillo


piove. con calma e metodo. non sarebbe una brutta cosa, visto che sono mesi che alcune divinità debitamente prezzolate fanno in modo che non piova, ma non possono forzare troppo la mano. insomma, sarebbe quasi nella natura delle cose, se solo toledo 1991™ prevedesse una dotazione di tergicristalli funzionanti.



-dal 1 ottobre in lombardia non potranno più circolare tutte le auto euro zero. la tua com’è?

-boh, la mia è così vecchia che è ancora in lire

-e come farai?

-…



intermezzo

exit strategies #1: trasferirsi su plutone

vantaggi: su plutone sono gente civile, mi costerebbe meno anche il bollo

svantaggi: strada lunga per arrivare in ufficio (e di conseguenza alzarsi presto al mattino)


exit strategies #2: montare impianto a gas a toledo 1991™

vantaggi: scalda anche cibo e acqua per la doccia

svantaggi: un costo di attivazione che neanche telecom (circa quattro volte il valore dell’auto)


exit strategies #3: comprare macchina nuova

vantaggi: potrebbe essere che parta, la mattina

svantaggi: potrebbe essere che chi me la vende si aspetti che la paghi


exit strategies #4: rivalutare il monopattino*

vantaggi: spendo meno di benzina

svantaggi: scarsa autonomia sui lunghi viaggi, bagagliaio ridotto.


exit strategies #5: teletrasporto

vantaggi: immediatezza negli spostamenti

svantaggi: possibili difficoltà di riaggregazione, danni permanenti in caso di black out. e comunque gli ufi non me lo faranno mai usare


verso sera infilo il mio costume da federico di svevia (una nota di colore, tipo il sol dell’avvenire o il do del corriere della sera) e mi aggiro fra i vicoli canticchiando stand by your man, tastando la densità delle pozzanghere.

poi torno a casa, mi sdraio sul tappeto e vedo cosa danno sul soffitto.



ultim’ora

è scomparso l’abbè pierre. pare che il vaticano stia ancora cercando di capire se l’ortodossia permetta agli abati di lavorare per le discoteche

mercoledì 17 gennaio 2007

passo la mattinata in veste di inquisitore a cercare di ottenere l’abiura di file .pmk affinché si esprimano seguendo la corretta ortodossia del .dwg. questo implica che io sia seduto al computer mentre urlo convertitevi, poiché la fine è vicina vestito da nunzio apostolico.

arrivo a casa in pausa pranzo e svengo ancora prima di poter dire “ci resto di stucco, è un barbatrucco”*.

alle 14.30 mi sveglio e ho i capelli come moira orfei dopo un soggiorno in una galleria del vento, e tutto quello che riesco a pensare è che l’universo avrebbe bisogno di un buon tecnico.

nel frattempo i miei ritmi circadiani mi hanno mandato una cartolina da hartford (connecticut), salutano e spiegano che hanno deciso di fermarsi lì ancora un po’, ma contano di tornare, prima o poi. festeggio con una bottiglia di bordeaux** del ’92 e torno con entusiasmo verso l’ufficio.

fra la altre cose abbiamo finalmente rinegoziato gli accordi contrattuali e ho ottenuto alcune importanti vittorie: adesso come fringe benefit posso usare lo zaino di poochie


* è un mantra molto potente. all’occasione è anche possibile evocare i nove membri della famiglia: barbapapà, barbamamma, barbabella, barbalalla, barbabarba, barbarossa, barbaresco, barbagianni, barbabietola.

** non è la provenienza, è proprio il colore.


haiku nippo-ticinesi


aria di neve

respira la ricola

sugli alpeggi

venerdì 12 gennaio 2007

no, dico.

il föhn che soffia dalle montagne, e 14 gradi sulla colonnina di mercurio.

il primo che si azzarda a dire che il progetto di invitare divinità dimenticate a spese della proloco non è una buona idea dovrà rimangiarsi tutto.

tra le altre cose pare siano state avvistate auto targate glarona con san fridolino in costume da bagno, e alcune guardie di confine originarie della svizzera interna buttarsi nel lago per un bagno fuori stagione, ditemi voi se non è un buon risultato.

io ieri invece ho passato il pomeriggio a fare psicoterapia di gruppo insieme ad un plotter che si ostinava a stampare dei fogli bianchi. la sera abbiamo scoperto che probabilmente aveva aderito allo sciopero dei plotter programmato per ieri, (di cui i giornali inspiegabilmente non hanno dato notizia) a causa di una lieve depressione. lo psicologo sosteneva che per rieducarlo occorreva una adeguata pulizia della testa, così stamattina ho chiamato un paio di parrucchieri trendy, e adesso funziona.



ultim’ora

i comuni della bassa padana ed alcune amministrazioni limitrofe, nell’ambito di un progetto interregionale che ha per finalità lo sfruttamento delle risorse del territorio, hanno lanciato una serie di manifestazioni che hanno come protagonista la nebbia.

cinema, teatri, rassegne musicali, dibattiti, reading, conferenze, incentrati sull’evento atmosferico più comune della zona sono in programma un po’ ovunque, disseminati lungo tutta la durata della stagione invernale che ha come scopo la rivalutazione della nebbia come aggregatore sociale e promotore culturale.

il titolo della manifestazione sarà “nebbia: eventi in val padana”.

mercoledì 10 gennaio 2007

grande è la confusione sotto il cielo. ma anche nel mio cervello, mica si scherza


io e il gatto facciamo esercizi di pensiero laterale (guardiamo lo schermo del computer facendo finta di pensare, poi ci spostiamo un po’ di lato, il tutto ripetuto fino a quando non si vede più lo schermo. secondo alcune scuole di pensiero è uno degli esercizi migliori inventati da de bono, secondo altri è un esercizio apocrifo, nonché inutile. io e il gatto crediamo che sia necessario un progetto di sperimentazione scientifica che duri almeno un paio di anni), mentre nella stanza accanto si sta tenendo una riunione per decidere i destini di alcuni sistemi planetari non meglio definiti.

il cielo ha assunto una tonalità di grigio che gli autoctoni chiamano confidenzialmente ‘guglielmo’ e io ho la solita faccia da controfigura di un film di murnau, oltre che un debito di sonno che restituirò in comode rate fino al 2016.

verso sera prendo toledo 1991™, guido verso il lago e passo la serata a scrivere sceneggiati per concorsi radio e a catalogare i messaggi degli ufi al pianeta terra


alcuni messaggi degli ufi all’umanità


- quel buco lì, dell’ozono, cosa vogliamo fare? (categoria richieste)

- occorre provvedere affinché ogni città abbia il suo nome scritto in grande di fianco all’agglomerato urbano e ben visibile dall’alto. avete presente google earth? ecco. che uno mica può perdere tempo a cercare di capire dove è finito (categoria istruzioni)

- dieci a uno che una civiltà di idioti come la vostra non sopravvive altri settecento anni (categoria scommesse)

- non capiamo esattamente come sia successo, ma temiamo che abbiate scambiato il nostro messaggio sulle finalità dell’universo con le istruzioni di montaggio di una lavastoviglie (categoria istruzioni)

- abbiamo stretto degli accordi commerciali molto interessanti con i lemming, vi siete accorti che voi non contate un cazzo qui? (categoria istruzioni)

- mai preso in considerazione l’autodistruzione? (categoria richieste)

- visto che alcune teorie insistono sull’interconnessione dell’intero universo, il fatto che esistano esseri come voi getta dei dubbi e oscuri presagi sulle nostre civiltà (categoria scommesse)


più tardi torno verso casa e mi smaterializzo, almeno per un po’.

venerdì 5 gennaio 2007

un uomo con un’igiene personale nella media, ospita sulla sua pelle all’incirca un trilione* di batteri.

quindi, per favore, la prossima volta che vi sentite soli, provate a considerare le cose nella giusta prospettiva.



con i ragazzi del comitato di accoglienza per divinità fuori moda (l’intento è riuscire a convincere alcune divinità dimenticate a venire a svernare da queste parti, in modo da stabilizzare il clima lacustre su temperature accettabili che non ricordino vagamente le minime di vladivostock a dicembre. siamo in contatto per avere alcuni finanziamenti dalle proloco, ma pare che ci siano difficoltà nelle trattative. lo trovo inspiegabile, soprattutto alla luce del fatto che dopo la nostra iniziativa, questo inverno è il meno rigido degli ultimi quindici anni) per rendere meno amaro il mio rientro dall’aeroporto, abbiamo organizzato la cena sociale a base di pizza con funghi, peperoni, gorgonzola, salsiccia e rucola, resa possibile dal fatto che il gestore del locale non riconosce la validità dalla convenzione di ginevra.

con il nuovo anno ho ripreso anche il corso di ikebana per neuroni anche se ho dovuto abbandonare il corso di ubiquità quando mi è stato fatto notare che, essendo contemporaneamente in più posti, i creditori e i consulenti telecom hanno più possibilità di trovarti.

fra le altre cose, è arrivato in ufficio un tecnico fastweb per sistemare l’impianto, quindi immagino che l’universo stia per esplodere. poi non dite che non vi avevo avvertito.



* il concetto di ‘trilione’ è assai poco intuitivo, tanto che gli scienziati divulgativi lo indicano talvolta come ‘un numero molto grosso seguito da parecchi zeri’ e talvolta come ‘una triglia maschio molto grossa seguita da parecchie triglie femmine’

mercoledì 3 gennaio 2007

allora, pare proprio che non si possa evitare, che me l’hanno chiesto in tanti e rifiutare pare brutto.

il giochino lo conoscete, se non lo conoscete non vi siete persi niente.


per una panoramica sulla prossemica occorre convenientemente spiegare perché è considerato scortese pestare i piedi ad uno sconosciuto e come mai in macchina andiamo a sbattere malvolentieri.

questa tematica è intimamente connessa a quella dello spazio vitale, ossia la sede di allocamento delle viti di costruzione rivolte ad est, e il tempo vitale, soleggiato, tendente al bello; occorre quindi interpretare la prossemica come una variante della dottrina estetica o meglio, come una disposizione dell’animo che si riflette sulla vita corporea.


invece di cercare la pagliuzza nell’occhio del tuo vicino, guarda in ripostiglio (manuale di prossemica)

étienne rouet

(ed. apogeo, € 16,00)



chiunque voglia può rifare il giochino, ma ricordatevi che le catene di sant’antonio non servono in caso di neve.