mercoledì 25 giugno 2008

secondo una convenzione intergalattica sottoscritta dalla maggior parte delle specie aliene, gli ufi non possono invadere in massa un pianeta per non interferire con le specie di vita intelligenti che lo abitano.

quindi non capisco cosa stiano aspettando, ma probabilmente deve avere a che fare con i lemmings.

invece qualche giorno fa è iniziata la settimana internazionale del carboidrato: ho passato il mio tempo libero a monoalimentarmi con della pizza e a disegnare crop circle sul tappetino del bagno.

dopo l’ufficio invece uscivo di pattuglia sperando che gli ufi mi rapissero, ma visto che erano settimane che continuava a piovere come se ci fosse un domani ma fosse previsto cattivo tempo, non ho avuto molte speranze.

ho provato a contattare il call center clima ma rispondeva sempre la segreteria telefonica, in compenso al supermercato ho vinto un buono per calafatarmi i vestiti.

poi la stagione delle piogge ha subito una breve pausa, ma pare sia merito di un temporaneo allineamento planetario e del fatto che il dio della pioggia dovesse andare in bagno.

quindi domenica io e il mio maestro di riposizionamento strategico ci siamo trovati sui monti di legué per provare a ubriacarci di feldschlösschen (non funziona, lasciate perdere) pattugliare l’alto malcantone in elicottero (questo invece funziona, altrimenti è un casino) e a riflettere sull’opportunità di scrivere l’inno nazionale dell’abkhazia, o del nagorno karabakh, almeno fino a quando le divinità preposte al controllo del clima saranno distratte (ossia fino a quando non infilerò un costume per andare al lago).

la sera arrivo a casa, metto sullo stereo auferstanden aus ruinen nella partitura per grattugia inox e stendipanni, poi mi infilo nell’armadio.

la notte esco sul balcone e con la luce del telefono cellulare mando dei segnali luminosi agli ufi.


mercoledì 18 giugno 2008

odio quando sopprimono i treni.

ma forse lo fanno per non farli soffrire.


martedì 10 giugno 2008

scusate, ma ultimamente sono molto occupato con il comitato di salvaguardia contro gli ufi crudeli, visto che tocca uscire di pattuglia tutte le sere.

il fatto è che gli ufi approfittano delle partite di calcio per cercare di invadere i bar della zona, e allora dobbiamo essere molto attenti in modo da non correre rischi.

per chi non fosse molto esperto del gioco del calcio, noi del comitato abbiamo preparato un glossario pubblicato presso tutti i call center ufi e riportato qui, a cui vanno aggiunte le seguenti integrazioni, giusto per aiutarvi a capire cosa avviene durante le fasi di gioco.



prendere la traversa: metodo utilizzato da molti giocatori per evitare il traffico di centrocampo.

massima punizione: l’arbitro costringe i difensori ad ascoltare gigi d’alessio a tutto volume.

area di rigore: base di rigore per altezza di rigore

fuori gioco: la partita si sposta al di fuori del campo regolamentare

fuori gioco passivo: la partita si sposta al di fuori del campo regolamentare, ma i giocatori sono molto svogliati.

vertice dell’area: riunione dei più importanti giocatori delle due squadre.

cartellino: nelle varianti giallo e rosso, lemma derivato da ‘cardellino’ pennuto scelto come simbolo della lega internazionale arbitri.

uscita del portiere: il portiere viene espulso e va al bar a bere con gli amici.

uscita a vuoto del portiere: il portiere viene espulso e va al bar ma non trova nessuno.

intervallo: i calciatori smettono di giocare e vanno a studiare per 15 minuti.

respinta del portiere: ex fidanzata del portiere lasciata per una più giovane.

trattenuta: tassa sullo stipendio dei giocatori in caso di sconfitta.

libero: giocatore non fidanzato.

sfiorare la rete: dicesi di calciatori che hanno seguito lezioni di informatizzazione di base.

melina: piccolo frutto che i giocatori si passano ripetutamente.

parata spettacolare: sfilata dei giocatori vittoriosi dopo la partita.

tiro al volo: colpire la palla con un fucile di precisione.

tiro di esterno: la palla viene calciata da un giocatore di una terza squadra non in gioco.

palo: giocatore che avverte gli altri in caso di pericolo (da cui ‘colpire il ‘palo’ ossia metterlo in condizione di non nuocere).

cambiare fascia: in caso di infortunio, sostituire il bendaggio del giocatore sanguinante.

squadra allungata: attrezzo geometrico dagli angoli particolarmente acuti, utile per una diagonale più lunga.

mezz’ala: spuntino proteico da consumarsi durante l’intervallo.

cercare i tre punti: operazione indispensabile per trovare il cerchio di centrocampo.

tenere la difesa alta: eliminare i giocatori difensivi al di sotto dell’1 e 80.

recuperare il pallone: aiutare un giocatore famoso a perdere il peso in eccesso.

spazzare l’area: raccogliere le suppellettili che i tifosi buttano in campo durante la partita.

subire una rete: guardare passivamente italia uno.

colpo sotto: rapina a mano armata volta a violare un caveau (vedi anche: gol di rapina).

simulazione: partita giocata alla playstation.

vincere un contrasto: trovare una soluzione ottimale ai settaggi del monitor.

deviazione: distrarre gli avversari esponendo cartelli di lavori in corso davanti alla porta.

giocare in casa: vedere ‘simulazione’.

martedì 3 giugno 2008

da alcune indagini esperite presso un team di esperti in materia è appena emerso che per sistemare la schiena devo vendere un rene.

forse devo rivedere la mia strategia curativa.


lo zen e l’arte della manutenzione neuronale


desideroso di apprendere la natura del buddha, chen li (a causa di una differente traslitterazione dalla lingua originale, il nome si trova talvolta indicato come “cento lire”) si recò nella dimora di un grande saggio, maestro nella disciplina dell’inazione (wu wei) e nella derivata disciplina dell’azione entusiasta (orzo wei), famoso in tutta la nazione per i progressi spirituali dei suoi allievi.

il maestro lo fece meditare nel buio di casa sua per molte settimane, per stimolare la ricerca del buddha nello staccarsi dalle ingannevoli percezioni dei sensi.

non appena il maestro usò i soldi della retta per pagare le bollette arretrate dell’enel, chen li fu illuminato.