lunedì 22 giugno 2009

questo blog chiude momentaneamente (direi almeno per 3 giorni) per manutenzione neuronale. il che vuol dire che non ve ne sareste accorti se non l’avessi scritto (lo so, è un pericoloso corto circuito, tipo brands hatch) perché a) da qualche anno non scrivo post così di frequente e b) la manutenzione neuronale qui è pressoché continua.

ho scritto questa cosa solo per avere un primo proemio (che è medaglia d’oro, mentre il secondo proemio è medaglia d’argento e così via) che giustificasse il rimborso di sette mensilità da girare all’ex possessore di un blog inopinatamente giallo (quindi è solo colpa sua), e precisamente, queste:

- san gennaio facci la grazia

- daje, stasera vado a dormì presto, che domani marzo

- fino ad ora hai tenuto le imposte chiuse per il brutto tempo, ma adesso, aprile

- uh, è vero, maggio scordato

- sì, io sono senior, le presento mio figlio giugnor

- per una dieta mediterranea, invece del burro, metti luglio.

- bisogna impedirlo ad ogni agosto

per il resto, mi limiterò ad assumere la conformazione neuronale di una diatomea e fluttuare in giro da qualche parte.

nel caso mi vediate, fate ciao con la manina.


cruciverba

xx: 3 verticale, il protagonista maschile della carmen di bizet

io: non era il carmen di catullo?

xx: no. e comunque è don josè

io: ah è vero, il direttore della filanda

xx: ?

io: josè josè, che fa andare la filanda

xx: sei un cretino

mercoledì 17 giugno 2009

arrivo in ufficio con una maglietta con scritto “non sono il trailer di zombie 7” e provo a scaricare un tool di algoritmi cerebrali da www.sanitamentale.it ma mi dà sempre errore di sistema.
nel frattempo ho un paio di problemi da risolvere, e precisamente a) trovare un prodotto per la pulizia del pavimento in cotto (pare non esistano. in una prossima vita voglio il pavimento in pancetta) e b) capire il corretto funzionamento dell’universo, anche se obiettivamente bisogna riconoscere che le spiegazioni dell’universo lasciano il tempo che trovano: tipo, se piove, continua a piovere.
poi volevo dire anche che secondo me contare papere è un passatempo come un altro


esercizi di stile
studio # 327
natura morta con capoluogo di regione a traffico variabile

l’aria si riempie di pollini e un pallido sole si fa strada nell’aria quasi fredda del mattino inoltrato.
un passo dopo l’altro, agile e disteso come ti insegnavano gli alpini da piccolo sulle montagne, cammini per le vie di milano con scott finch nelle orecchie e lo sguardo fisso davanti a te, gli occhi semichiusi, ancora appannati dal sonno e intimamente disturbati dalla luce, cammini fiero come se niente potesse sfiorarti.
e invece ti colpisce ogni singolo particolare, i nomi delle vie, il traffico pigro della domenica mattina che si srotola mentre giochi con i numeri delle targhe, la bambina dai capelli rossi che aspetta il 94 su via olona, ogni singolo graffito di piazza sant’agostino, e le serrande chiuse dei negozi di via genova. li respiri a fondo finché non ti penetrano nelle ossa.

mercoledì 10 giugno 2009

come al solito passo la pausa pranzo a corte, dove si abusa del vino di bassa qualità e del lesso (ed altri pronomi a caso).

poco dopo mi ritrovo a scansare madrelingua switzerdütch, hoch deutch e rumantsch (che è quanto di più vicino ad un incubo si possa immaginare) mentre cerco un varco temporale (ossia un posto dove ha smesso di piovere) e contemporaneamente chiedo spiegazioni alla segreteria telefonica di alcune divinità minori (i disegni delle divinità sono sempre oscuri. questo essenzialmente perché nei supermarket delle divinità i pastelli chiari finiscono in fretta: ne producono meno per alzarne il prezzo).

sulle scale dell’ufficio incontro un criceto siberiano che ha frequentato una scuola per diventare medium ma per ora è riuscito solo ad avere il diploma di small, e prenoto un rolfing neuronale pagabile in comode rate a tasso variabile secondo le fluttuazioni del mangime per criceti.

alla fine arrivo in ufficio e mi smaterializzo (se c’è una cosa che ho imparato studiando la legge di conservazione della materia è che la materia a volte va messa in frigorifero) per ricomparire qualche ora più tardi in un cassetto della scrivania.

in caso di pericolo, sappiate che il cassetto è occupato.


mercoledì 3 giugno 2009

pare che il mio maestro di ikebana neurale sia in viaggio verso una località segreta (alcuni dicono di averlo avvistato mentre lui, un suo amico e della carta da forno uscivano dalla vetrina) per trascendere in un piano diverso dell’esistenza (una volta l’ho fatto anch’io, ma sono finito in un piano inclinato ed era scomodo. a parte tutta quella cosa di studiare la velocità dei gravi*, intendo) e ora nella vetrina sotto casa mia vivono alcuni conigli più giovani, forse meno esperti, ma sicuramente più tranquilli, il che non è da sottovalutare sulla via della consapevolezza (come dice il detto, a volte occorre venire a più miti conigli).

io arrivo in ufficio, metto in loop auferstanden aus ruinen nella partitura per motore elettrico per tende e stampante a getto di inchiostro, poi consegno il telefono portatile al gatto e mi trascino sul balcone a versare bottigliette di levissima sui turisti.



* secondo il responsabile della asl lombardia, studiare la velocità dei gravi ha a che fare con il monitoraggio del pronto soccorso




sms

xx: lunedì fai il ponte?

io: volevo fare quello sullo stretto, che mi ci ritrovavo quanto a inutilità, ma pare abbiano già dato l’appalto a un altro

xx: sei un cretino