lunedì 27 settembre 2010

un testo di importanza capitale


ero uscito in cerca di caribu da pestare e cucinare con patate fritte e prosciutto di praga a piacere (è più facile mangiarli che berli, non foss'altro che per la comodità, per lo meno con i cibi solidi non si rischiano colon dragati o il mal geriatrico) ma bisogna pur sempre considerare che può sempre andarti buca, restando il fatto che è possibile finire per le basse terre o slogarsi un braccio mentre si è pronti a stanare la preda, sperando di andare in pari giocando all’attacco.

si sta lì, accucciati su un trabattello di marca irochese (ma solo se ultimato) nella vana speranza di ammansire il caribu (chi è venuto a caccia di caribu sa che il caribu è buono e paziente, ma se gli salta la mosca al naso è più tignoso del tenente colombo).

quindi cosa te ne frega di restare immobile come un principe chino su una carta del regno in una posa ridicola come il presentatore che aspetta la valletta che ha rare capacità orali, analizzando valanghe su valanghe di dati pur sapendo che l’errore tecnico sia sempre dietro l’angolo?

come un monaco quando vede una bella dama sconosciuta, preghi davanti al tabernacolo di metterti in riga, mica come quei decerebrati slavati con l’asma radicata nei bronchi che aspettano davanti al semaforo ma non capiscono mai quando viene il verde e vengono multati dal vigile, e di lì a poco arrivano altri poliziotti e alla fine si ritrovano dietro le sbarre a sognare la loro cara casetta, o al limite, una lima.



avvertenza: per quelli che non hanno capito niente, va bene così, davvero. è indice di sanità mentale, credo. per le persone che contano, invece, mi sento in dovere di specificare che ce ne sono 37. ma se ne trovate 30, è già un buon risultato (per un test sull’infermità mentale, suppongo). se qualcuno arrivasse a 37, beh, vorrei davvero conoscerlo.

lunedì 20 settembre 2010

era tutto pronto per il mio abduction (alcuni sostengono sia una pratica crudele; io sostengo che se una civiltà che ha prodotto porta a porta si estinguesse, l’universo vivrebbe molto più sereno) ma ho clamorosamente mancato il mio appuntamento con gli ufi.

il fatto è che stavo tagliando le verdure seguendo i principi base del kendo, canticchiando sommessamente wer soll das bezahlen e mi sono perso*; succede, se cucini ascoltando bayer leverkusen – rosenborg su sat1, e soprattutto se hai dovuto chiamare meccanico, caldaista, elettricista e lattoniere tutto in un’unica settimana.

praticamente mi hanno fatto sapere che se in questo mese entro ancora in banca sparano a vista.

ma basta che non sparino a me, chissenefrega di vista, era anche peggio di windows 95.


* canticchiare sommessamente wer soll das bezahlen ad libitum, è un mantra che apre una delle porte dimensionali presenti sul pianeta terra. altre tecniche per far aprire porte dimensionali sono: ripetere ossessivamente "ci resto di stucco è un barbatrucco", suonare l'adagio di barber con archi acuti in muratura intonacata in malta bastarda, usare ininterrottamente per 14 minuti e 36 secondi un trapano bosch modello hyeronimus, bussare.



ultim’ora

presentata al festival del cinema di venezia la nuova sceneggiatura di vincenzo cerami per un film che sarà presto messo in produzione: un modesto scrittore alla soglia della pensione ha grandi aspettative sul figlio neo-diplomato, e si sforza di farlo diventare scrittore di racconti metafisici, fino al punto di umiliarsi con le case editrici ed iscriversi a logge massoniche per ottenere favori pur di aiutare il figlio, che però muore mentre assiste accidentalmente ad una rapina in banca. il titolo del film sarà “un borges piccolo piccolo”.


lunedì 6 settembre 2010

l’evoluzione di un sistema quantistico, secondo l’interpretazione di copenhagen, prevede una sovrapposizione di stati (un po’ come quando si invade la polonia) fino a quando una misurazione fa collassare la funzione d’onda (che andrebbe messa nella posizione di trendelenburg) in un unico universo privo di defibrillatore.

nell’interpretazione a molti mondi, invece, dopo l’osservazione la realtà si biforca in molti universi differenti a seconda delle probabilità connesse all’evoluzione dello stato quantico (virginia).

io evidentemente propendo per la seconda ipotesi, ma sto ancora cercando di capire come infilarmi nell’universo in cui sono ancora in ferie.


alcune cose da ricordare del mese di agosto:

- la tenda con il materasso ad acqua incorporato (almeno finché non ha smesso di diluviare)

- il gatto che gioca a ce l’hai

- le granite caffè con panna e brioches

- san galgano di notte (nel senso della chiesa)

- l'autista del 23 che non ha idea se il 23 passa dal lungotevere (evidentemente si orienta con le stelle)

- chiedere a un gruppo di scout con sacerdote al seguito se è un prete à porter (lo stavo per fare, ma me l’hanno impedito)

- le cinque terre (terracotta, terranova, terraferma, terrapieno, terrazza)