martedì 24 aprile 2012

diluvia (ma forse va bene così: cento metri più in alto nevica), ci sono 3 gradi centigradi ed è una fantastica giornata di fine novembre, nonostante il calendario si ostini a dire 24 aprile.
questo perché l’universo attualmente è governato da frostofjyord una divinità nordica che si manifesta agli umani sotto le sembianze di un orso polare o di una stampante multifunzione ricoh apparentemente fuori uso (cosa che lo rende piuttosto riconoscibile nelle distese artiche) che ha vinto un torneo di tressette fra gli dei del clima e adesso ha il potere di decidere il tempo atmosferico del pianeta, ma soprattutto il mio.
apro il frigorifero per infilarmici, ma dentro trovo il deserto delle salse tartare e decido che mi sentirei troppo solo; quindi vado in ufficio, ma rimango in coda dietro una mercedes targata lindau guidata da dennis hopper a cui per ripicca alcuni terroristi hanno applicato un dispositivo che la fa esplodere se supera i 40 km/h. oppure ha solo paura di accelerare sul permafrost, non mi è chiaro.
il primo che mi ospita in un paese caldo per i prossimi trent’anni vince una penna bic con impressa la scritta santi traslochi e una figurina di bruno pezzey e herbert prohaska con la maglia dell’austria.

mercoledì 18 aprile 2012

lunedì mattina verso le otto e venti c’era un vento gelido che si insinuava nelle valli e nelle giacche a vento, ma almeno la giornata era così limpida che il lago si vedeva in hd.
dopo cinque minuti una divinità ctonia che mi odia da quando l’ho battuta a ping pong dichiarava ufficialmente aperta la stagione delle piogge e ora la fine del maltempo è prevista grossomodo per metà giugno.
quindi va in onda la replica del diluvio universale, io ho una mobilità articolare che ricorda da vicino quella di un paracarro e sto valutando un approccio olistico al problema tramite sedute di massoterapia, ossia una terapia medica basata sulla lapidazione.
accendo la tv e decido di rimanere sul divano per lo meno fino alla morte termica dell’universo.
yupp heynckes schiera schweinsteiger non in buone condizioni al posto di müller, una mossa a sorpresa che secondo i commentatori ha lo scopo di guadagnare potenza, ma ha il difetto di perdere campobasso.
robben si esprime sui suoi soliti livelli (dribbling, dribbling, palla persa) gomez sbaglia ottocento palle gol ma poi segna di ginocchio sinistro dopo aver mancato la palla con il piede destro, mentre l’allenatore del real madrid scuote la testa e fa un’espressione così intelligente da sembrare il ritratto di un coregone smarrito.
nel frattempo alla bern arena, al cinquantanovesimo minuto e 57 secondi, il senatore mccarthy si ritrova il disco dell’anno e fa esplodere zurigo.
io avverto un tremito nella forza (che si manifesta con un’epifania dopo l’inquadratura di un tifoso con un taglio di capelli vokuhila) e inizio a captare una trasmissione proveniente da una galassia lontana che spiegherebbe l’origine dell’universo (le domanda base in senso strettamente filosofico sarebbero: perché c’è qualcosa, invece del nulla? perché si dà l’essere, invece del non essere? perché ho messo le scarpe da tennis, invece degli anfibi?) e invece alla fine si rivela un algoritmo per il montaggio di una cassettiera hemnes in ugrofinnico.

martedì 10 aprile 2012

è risotto come aveva detto, alleluja

stavo studiando le funzioni magiche del dolmen nella cultura proto celtica (secondo il professor kleinberg, della libera facoltà di lorient, l’introduzione del dolmen è posteriore a quella del menhir, e preannuncia un periodo di riflessioni mistiche che segnano l’apertura dell’esoterismo druidico all’uso della tecnologia. provate voi a decidere se è gol quando non c’è una traversa) quando una voce dall’alto mi avverte che una colonia di formiche sta dando l’assalto alla cucina.
secondo alcune sette millenariste l’invasione delle formiche in cucina è uno dei segni dell’imminente apocalisse. gli altri sono la compilazione del 730 online, la foto di mariuccia medici che piange sinalco® e l’epifania televisiva del figlio del gemonio.
mi chiudo in frigorifero per un breve consulto (per una corretta interpretazione delle dottrine esoteriche è necessario essere iniziati, e il posto migliore per trovare molti iniziati tutti insieme ovviamente è il frigorifero) poi decido di rimanere lì per un po’, visto che la temperatura esterna è decisamente inferiore.
il sunto della riunione è che il mondo sta per finire ma è anche possibile che qualcuno ne abbia comprato uno di scorta, e allora quello nuovo potrebbe durare ancora per alcuni eoni (per chi se lo stesse chiedendo, l’eone non è un animale e non va confuso con il beone che invece è un animale, ma contento*).
io esco dal frigorifero giusto in tempo per accorgermi di leon festinger che mi spia dall’oblò della lavatrice. io mi limito a chiudere l’anta dell’armadio (sì, ho la lavatrice dentro un armadio e no, non chiedetemi perché).
poi mi cospargo di baygon e svengo sul tappeto.

* non quello che gioca nel bayer monaco