mercoledì 24 dicembre 2014

nella nostra galassia, in questo periodo, si festeggia il santo navale.
il santo navale è la festività tipica della nostra galassia* in cui si festeggiano i mezzi di trasporto galattici, che permettono alle specie più evolute di conoscersi, socializzare, scambiarsi doni ed esperienze edificanti sulle diverse culture all’interno della nostra galassia.
secondo la tradizione, le navi interstellari espongono il gran pavese (una specie di frollino galattico), e ci si ritrova tutti insieme all'interno della nave a sorseggiare un liquore speziato chiamato con un nome che foneticamente assomiglia a: ˈwiːn bruːˈæli.
il santo navale, ovviamente, non si festeggia ogni anno e non corrisponde al nostro dicembre (nella galassia, le stagioni dipendono dalla posizione del vostro pianeta rispetto al centro galattico: se vi dovesse servire un riferimento, il sistema solare ruota introno al centro galattico più o meno dalle parti della cintura di gould, che, com’è ovvio, è appena sopra i pantaloni di gould).
sul nostro pianeta, la tradizione di festeggiare il santo navale è recentissima, essendo iniziata circa dodicimila anni fa, quando degli ufi osservanti che stavano facendo un pic nic dalle parti di sirio hanno insegnato questa tradizione galattica alle specie più intelligenti del pianeta (i lemming e i delfini).
sfortunatamente homo sapiens ha scoperto questa tradizione intorno all’anno 300, in un periodo come questo in cui il santo navale coincideva con la festività del sol invictus, una nuova festività del tutto provinciale (che all’epoca veniva festeggiata un po’ sottotono, per questo gli storici amano definirla fa# invictus) e che aveva a che fare con il solstizio di inverno (e quindi chiaramente inventata da gente che non sapeva guardare a un palmo dal proprio pianeta).
inoltre, era un periodo storico in cui nel bacino del mediterraneo** stavano emergendo altre divinità minori che non avevano neanche il buon senso di interessarsi di astronomia, quindi le cose sono andate come sono andate.

* altre galassie hanno usanze molto diverse e alcune decisamente più barbare
** per capire l’importanza del bacino del mediterraneo all’interno della galassia, immaginatevi la galassia come una grande casa coloniale a due piani: ecco, il bacino del mediterraneo si trova dietro la casa del custode, in un angolo polveroso del capanno degli attrezzi

martedì 16 dicembre 2014

giovedì 11 dicembre, ore 18.03
mi infilo la giacca a vento, esco in balcone, guardo verso sud ovest e faccio ciao con la manina

la sera dopo sono da qualche parte nella quindicesima dimensione quando avverto una perturbazione nella forza (un fronte di aria fredda proveniente dalla decima che incrociandosi con la quinta assume i connotati di uno scimpanzé in pensione) e vengo teletrasportato dietro una mercedes targata lindau che procede al centro della carreggiata a una velocità di crociera intorno ai 17 km/h e che, a conti fatti, risulta più insuperabile del tonno.
io fossi in voi ci starei attento alla quindicesima dimensione (poi non venite a dirmi che non ve l’avevo detto).
il mio cervello si sintonizza automaticamente su una televendita di pentole antigravitazionali, mentre io mi metto comodo e aspetto che le mie sinapsi facciano il resto.
se c'è una cosa che internet e l'era digitale mi hanno insegnato, è ad avere la soglia di attenzione di un criceto con deficit di apprendimento, quindi se prima ero capace di leggere tutto il signore degli anelli in quattro giorni, ora invece non riesco a stare concentrato per più di 15 secondi.
appena arrivo a casa do il via al programma per l’intercettazione di ufi* che consiste nell’orientare correttamente la ciotola dei gatti in modo da creare una cassa di risonanza con alcuni satelliti geostazionari in grado di trasmettere le coordinate degli ufi, così da poter chiedere passaggi, avere informazioni sul senso dell’universo, implorare la distruzione del pianeta.
finora l’unica risposta è il gatto che miagola con insistenza, ma un team di esperti è già al lavoro per appurare se possa essere considerato un messaggio degli ufi, e nel caso se ci sia una chiave pubblica disponibile per decrittarlo.
io nel frattempo tiro fuori il manuale di divinazione e mi dedico alla predizione del futuro leggendo le ceneri del camino e l’estratto conto della carta di credito.

* non tutti gli ufi sono crudeli. per confermarlo, il professor hans farben, del centro di controllo ufologico di bedigliora, ha ideato un utile sillogismo aristotelico di terzo tipo di cui potete ammirare l’eleganza:
- alcuni ufi sono crudeli
- non tutti i crudeli sono ufi
- socrate è mortale
il fatto che socrate sia effettivamente morto direi che non lascia dubbi circa la validità del sillogismo.

lunedì 1 dicembre 2014

avevo deciso di suicidarmi giocando compulsivamente a freecell per dodici ore consecutive ma ho dovuto desistere perché, dopo solo quattro ore, tutto quello che sono riuscito ad ottenere è stato un violento attacco di epilessia che, purtroppo, in genere non è mortale.
questo mi ha portato a riflettere sui meccanismi responsabili dei processi di sviluppo come iterazione, ricorsività, feedback positivo, autorinforzo, e su tutti quegli atteggiamenti associati alla monomania in genere.
quindi, da oggi pomeriggio, io e il mio maestro di meditazione creativa* stiamo lavorando ad un progetto motivazionale che gli esperti del settore identificano come “metodo braulio velasco” e che consiste nell’ascoltare in loop sei ore al giorno the great song of indifference di bob geldof.
nel frattempo, fuori il tempo fa schifo, martinanavratilova guarda fuori dalla finestra con la stessa vitalità di un paramecio disgustato dalla vita e la quantità di luce stagionale disponibile si avvicina pericolosamente allo zero (ammettiamolo, il planisfero andrebbe rivisto e ricostruito dopo una programmazione accurata).
io mi infilo in un marktkauf (non provate a pronunciarlo a casa) per vedere se posso comprare dieci gradi di latitudine sud, ma viene fuori che non ho abbastanza punti vita.

* un cavedano che ha residenza fiscale in liechtenstein