mercoledì 25 gennaio 2017

avete presente quella sensazione di non appartenere a questo universo?
di non essere adatti e di non possedere le difese necessarie per farne parte?
se state leggendo qui, sono sicuro che ce l’avete presente.
e niente, basterebbe cambiare universo. l’unico problema è che questo qui sembra molto persistente.
io sono in coda dietro una hyundai uscita di produzione nel pleistocene e tenuta insieme con lo scotch, il tipo di macchina che potrei guidare io, solo che magari io oserei avventurarmi sopra il 35 km/h.
le temperature di dicembre mi avevano illuso ed io ero garrulo e felice al punto da comprarmi una t-shirt con la scritta i love you global warming in britannic bold 72, completamente glitterata. sono le piccole gioie di noi meteoropatici.
ma alla fine non l’ho fatto, e stamattina c’erano sei gradi sotto zero.
lo si capisce dal fatto che i gatti dei vicini hanno transennato il vialetto e una parte del giardino per organizzare uno spettacolo di holiday on ice con le volpi.
ho anche invitato un team di esperti per verificare un curioso fenomeno che potrebbe aprire nuovi orizzonti nella scienza dei materiali: una mattina ho grattato il ghiaccio dal parabrezza solo dalla parte del guidatore (ché ero in ritardissimo), e ho lasciato che la parte del passeggero si spannasse da sé con l'aria calda (nel giro di qualche eone, accade).
il giorno dopo il ghiaccio si era formato in maniera diversa, nelle due parti, con un evidente differenza fra dove la mattina precedente era stato grattato e dove no.
la mia ipotesi è che il vetro in realtà sia fatto da piccoli gnomi trasparenti che mi odiano, ma attendo conferme dagli scienziati.

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