venerdì 27 aprile 2018

a quasi 40 anni dai mitici anni ’80, una illuminante edizione speciale di “internazionale”, un numero triplo in uscita fra pochi giorni, racconta un periodo che, visto dal presente, appare profetico. ecco una sinossi dei principali articoli

1. mila e sciro, due cuori nella pallavolo
una delicata storia d’amore fra una giovane prostituta soprannominata “trentamila” e il suo fidanzato con disturbi mentali soprannominato “sciroccato”. i due hanno il sogno di recarsi a seoul per assistere alla finale di volley delle olimpiadi del 1988.

2. l’uomo tigros
la storia di luigi orrigoni, l’imprenditore lombardo che agli inizi degli anni ’80 costruì una rete di supermercati di quartiere che, dalla provincia di varese, arrivò ben presto ad espandersi in lombardia e piemonte. ancora oggi, nel nord ovest sono presenti numerosi punti vendita legati alla sua società di distribuzione.

3. tutti in campo con lochte
l’infanzia a rochester, dov’è nato nel 1984, l’ambiente familiare e i suoi sacrifici per diventare un campionissimo del nuoto, le sue amicizie, le sue rivalità, tutto quello che volevate sapere di ryan lochte, dodici volte sul podio alle olimpiadi (con un bilancio di sei ori, tre argenti e tre bronzi) e ben 27 volte a medaglia ai campionati del mondo.

4. kiss milicia
il fenomeno dei kiss, la band statunitense fondata da gene simmons e paul stanley non ha confini nazionali. pochi sanno però del successo sotterraneo ottenuto negli anni ’80 in tutto il latino america e della formazione di gruppi di fan strutturati sulla falsa riga delle milicie nacional sudamericane. questo articolo racconta la loro storia.

5. magica magica emi
gli anni ’80 furono l’apice di una delle major inglesi che dominarono il mercato musicale mondiale, una delle case discografiche più importanti al mondo e che produsse, fra gli altri, beatles, pink floyd, queen, iron maiden. l’articolo ricostruisce le atmosfere di quegli anni e molti dei retroscena legati all’industria musicale dell’epoca.

6. jenny l’antennista
una storia di degrado e riscatto, un’educazione sentimentale che si svolge nel sud italia agli inizi degli anni ’80, in cui gennaro, figlio di uno stradino e di una donna delle pulizie, cerca di emanciparsi e di mettersi in proprio installando apparecchi televisivi in grado di captare le nuove emittenti private che stanno fiorendo nel nord italia.

7. l’incantevole crimi
una biografia breve, la storia dell’adolescenza negli anni ’80 del futuro presidente del gruppo parlamentare del movimento cinque stelle al senato. uno sguardo rivolto soprattutto al lato umano che però ha sullo sfondo l’attualità odierna e riassume gli ultimi cinque anni di politica in italia, alla ricerca delle radici culturali del movimento.

8. la mou
l’industria dolciaria negli anni ’80 registrò un vero e proprio boom di vendite, grazie alla capillare reti di negozi alimentari di paese, ma anche alle pubblicità televisive. vi ricordate le caramelle morbide della vostra infanzia, quelle marroni tagliate a dadini, con il sapore di latte condensato e caramello? questa è la loro storia.

9. hello speck
la storia degli spot televisivi, da gustav thoeni ad alessandro borghese. come cambiano le forme di persuasione, di comunicazione e del linguaggio pubblicitario, a partire dall’emblematico caso senfter.

10. dolce remix
il fenomeno del decennio è sicuramente un fiorire di dischi remix destinati ad un pubblico giovane: la baby records infilò una serie di successi con raccolte mixate (le varie edizioni di bimbomix che hanno imperversato nelle autoradio dell’epoca) che hanno cambiato non solo il modo di fruire della musica ma anche il modo di comporla.

mercoledì 18 aprile 2018

sono seduto alla mia scrivania, guardo la primavera arrivare, mi curo la febbre, e leggo alcuni feed con lo sguardo un po’ catatonico (io, non i feed), lo sguardo di quando la gente di fronte a me fa delle cose che a loro sembrano normali, tipo andare nei posti affollati di sabato pomeriggio, possedere più di tre paia di scarpe, guardare i reality show e io faccio finta che sembrino normalissimi anche a me.
però una cosa qui posso dirla. cioè, non so se siete ancora scioccati per quella faccenda di babbo natale, però ecco, questa cosa la vorrei dire.
i reality show non esistono.
a meno che non stiate cercando un buon ossimoro, dico: una cosa tipo: uccidere i medici abortisti per difendere la vita, mandare gente armata in missione di pace, drogarsi per mantenersi lucidi, bombardare persone per insegnare alla gente di non bombardare persone, allora occhei, va bene.
sennò, esistono gli show, che vengono scritti, montati e trasmessi, essenzialmente per fare soldi con le pubblicità (che va benissimo, sia chiaro, basta non far finta che siano reali). e poi c’è la realtà, che non è chiarissimo quello che sia, ma di sicuro non è uno show in tv.

secondo alcune scuole di pensiero, la realtà esiste, ed è oggettiva.
sembrerebbe una posizione plausibile, non fosse che la realtà spesso non è come sembra, gli esseri umani tendono ad essere molto in disaccordo sulle cose che dovrebbero essere oggettive, e a volte non c’è proprio verso di metterli d’accordo.

allora, secondo un’altra scuola di pensiero, la realtà esiste, ma è inconoscibile perché la nostra conoscenza è sempre mediata dai sensi e in ultima analisi, dall’intelletto (che sarebbero le piccole terminazioni nervose che ci danno gli impulsi elettrici che alla fine noi interpretiamo come ci pare). quello che vediamo è quindi una sorta di realtà virtuale creata dal nostro cervello (e quindi soggettiva); ma, essendo che tutti abbiamo lo stesso cervello (in senso fisico: il fatto che alcuni lo usino come scaldabagno non conta, credo), dovremmo vedere più o meno la stessa realtà.
certo, detto così sembra plausibile, non fosse che se la realtà oggettiva fosse inconoscibile non potremmo sapere che esiste.

quindi, secondo altre scuole di pensiero, la realtà non esiste, ma è creata dalla nostra mente. in questo momento voi potreste essere un parto della mia mente, oppure io potrei essere un parto della vostra. insomma, se la realtà vi fa schifo, dovete prendervela con voi stessi.
posizione logicamente ineccepibile, non fosse che lascia un po’ in sospeso quella cosa della comunicazione fra esseri umani, e prima o poi sei portato a credere di essere dio, che è sempre una cosa negativa per la salute delle persone (comunque poi in genere cambi idea quando la realtà ti tira una bastonata sulle gengive. è difficile credere che sia tutto nella tua mente quando stai contando i tuoi denti sparsi per terra).

secondo il professor georg krapfenberg, docente di fisica quantistica all'università di ginevra, la realtà esiste, è oggettiva, ma cambia a seconda della tua posizione e della tua velocità: ad esempio migliora se stai bevendo una birra. io è tre mesi che non posso bere alcool.